Corato, ridente località pugliese è divenuta il centro del mondo a causa di un incidente ferroviario che ha dell’incredibile e che le cui cause avranno difficoltà ad emergere nella totale interezza.
Un tragico incidente tra due treni locali, ha causato vittime e feriti che potevano essere evitati. Il bilancio dello scontro frontale tra i due convogli in continuo assestamento: si narra di una ventina di vittima e di una quarantina di feriti ma sono dati tutti da verificare. Dare colpe serve soltanto a cercare giustizia, ma di certo nessuno riporterà in vita quei pendolari e quegli studenti (ma anche qualche famiglia) che viaggiava per le campagne di Andria. Ma ricostruiamo la vicenda: erano circa le 11.30 quando due convogli si sono ritrovati faccia a faccia, dopo una curva ( e questo non ha permesso ai conducenti neppure di tentare una frenata) su un binario a senso unico e quindi alternato, tra i prati e gli ulivi, nell’afa della Puglia in piena estate.
L’impatto è stato tremendo e le prime carrozze si sono polverizzate. Nessuno può sapere quante persone vi erano nelle carrozze che hanno avuto l’urto devastante e da qui le difficoltà ad avere cifre precise sulla tragedia.
I soccorritori però sono stati attivi per tutta la giornata e, credeteci, le loro facce ci hanno evidenziato la tragedia in tutta la sua interezza. Tante le domande senza risposta: perché i due treni si sono trovati sullo stesso binario nello stesso momento? Perché non sono stati fermati ne dalla tecnologia ne tantomeno dai capostazione di zona? Come è possibile che nel 2016 ancora accadano queste cose? Come è possibile che si spendano soldi per andare su Marte e non si abbia denaro per ammodernare le tratte fatiscenti delle ferrovie?
Per l’intera giornata si sono recate in visita sul luogo dell’incidente autorità locali, regionali e governative ma nessuno sarà in grado di restituire la vita alle vittime, nessuno sarà in grado di spiegarci come sia possibile che ancora avvengano tali incidenti?
Supposizioni ve ne sono tante: l’unica che potrebbe dare una risposta rilegabile soltanto alla follia sarebbe quella di un atto di pazzia umana (un suicidio) ma per ora non viene accreditata neppure come ipotesi.
Ed allora non resta che la compassione per le vittime inconsapevoli di un evento incontrollato e che non trova alcuna giustificazione.
Sapremo mai la verità su quanto accaduto? Gli italiani lo meritano e soprattutto lo dobbiamo ai parenti delle vittime privati dei loro affetti in una calda giornata estiva pugliese su due treni pendolari nelle campagne di Corato!