Pallanuoto – Play Off scudetto: la SIS Roma si arrende a Catania (11-9)

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Pallanuoto – Non basta orgoglio e generosità, la SIS dimostra di essere allo stesso livello delle avversarie ma concede tra il secondo e terzo tempo un vantaggio di quattro goal che non riuscirà più a colmare.

La SIS Roma esce sconfitta (11-9), con onore, dalla piscina “Scuderi” di Catania e la sua corsa verso il titolo italiano di pallanuoto femminile si ferma in semifinale, con l’Orizzonte Catania che andrà a disputare la sfida finale con il Plebiscito Padova (al meglio delle cinque gare).

MARCO CAPANNA

“Questa era un’ipotetica finale – ha detto il coach delle romane Marco Capanna – Alla fine hanno vinto le siciliane, con merito. Noi abbiamo avuto il merito di riaprire una partita che all’inizio del terzo tempo eravamo sotto di quattro reti. La reazione ha dimostrato quanto vale questa squadra, nel giro di due minuti e mezzo ci siamo portati a meno uno e sfiorato il pari. Abbiamo avuto la nostra occasione per cambiare l’esito del match, ma qualcosa non è andata per il verso giusto. La tensione era altissima da entrambe le parti, ma ho visto errori troppo gravi per questo livello tecnico. E’ mancato qualcosa, ritengo che potremo colmare l’attuale gap, ma abbiamo bisogno di tempo. Mi dispiace per le ragazze, il Presidente e per i tifosi, la SIS riparte da qui, da una semifinale scudetto ed è davvero vicina alla meta, quella di regalare lo scudetto a Roma. Ci proveremo ancora, di sicuro non molleremo”.

LA PARTITA

Una partita decisa dagli episodi, dal comportamento dei singoli, dalla fortuna che è una caratteristica importante, la SIS ha replicato colpo su colpo, ha inseguito dal primo tempo, quando Viacava (Orizzonte Catania) rompeva l’equilibrio, fino a scivolare a meno quattro tra il secondo ed il terzo tempo, sembrava finita lì, invece Avegno, Giustini e Ranalli in due minuti hanno riaperto la gara. L’Orizzonte Catania in quel momento è sembrato in difficoltà, la SIS però ha subito due gol (Viacava allo scadere e Marletta su rigore all’inizio del quarto tempo) che ha consentito alle siciliane di riprendere coraggio, di ricompattarsi.
A 5’14” il Catania tornava addirittura a più quattro (10-6), ma il grande cuore delle romane, la grande voglia di vincere, apriva la strada ad una nuova rimonta che se non fosse arrivato il terzo goal su rigore della straordinaria Marletta (cinque goal all’attivo) avrebbe spaventato parecchio le padrone di casa, una doppietta di Picozzi (la seconda su rigore) fissava infatti il risultato finale sull’11-9.

MARTINA MICELI

A fine partita grandi sorrisi da parte di tutti e consapevolezza di aver firmato una vera impresa per l’Ekipe Orizzonte, come ribadito con orgoglio ed emozione dal coach delle catanesi: “Le ragazze sono state grandiose – ha sottolineato Martina Miceli – a cominciare dalle veterane, come Claudia Marletta, Valeria Palmieri, Bronte Halligan, Giulia Emmolo e tutte le altre di maggiore esperienza. Sono state eccezionali sia in fase di attacco che di gestione per chi si è sacrificato in difesa. Le più giovani sono state davvero commoventi, perché ognuno ha fatto il suo con grande cuore. Da Aurora Condorelli, che è stata protagonista del primo vero impegno di spessore della sua carriera, fino a Morena Leone e Dorotea Spampinato. Loro sono cresciute con noi sin da quando avevano nove anni e per me è un orgoglio incredibile vederle protagoniste, anche quando sbagliano qualcosa, è commovente. Anche oggi ho gridato tanto per cercare di dare a tutte loro qualcosa in più, ma in partite come queste sono proprio le nostre ragazze a essere determinanti, al di là del lavoro importantissimo ed essenziale che fa ogni singolo componente del nostro staff nella singola sfida e durante l’intera stagione. Adesso ci prepariamo a questa finale contro il Padova e faremo di tutto per ottenere il massimo come sempre. Con Marco Capanna ci eravamo detti, prima di questa partita, che chiunque fosse andato avanti avrebbe giocato una seconda finale, perché in realtà già questa sfida poteva essere considerata tale. Noi abbiamo il merito di esserci guadagnati un’altra finale. Andremo a giocarcela dando il massimo, per godercela dall’inizio alla fine”

La Finale Scudetto contro il Plebiscito Padova si giocherà al meglio delle cinque partite: il 13, 16, 19 ed eventualmente 22 e 25 maggio. Le prime a giocare in casa saranno le venete.

TABELLINO 

EKIPE ORIZZONTE-SIS ROMA 11-9

Parziali: 1-0, 4-2, 2-3, 4-4

EKIPE ORIZZONTE: Santapaola, Halligan, Spampinato, Viacava 2, Gant, Bettini 1, Palmieri 2, Marletta 5, Emmolo 1, Vukovic, Longo, Leone, Condorelli. All. Miceli

SIS ROMA: Eichelberger, Cocchiere, Galardi 2, Avegno 2, Giustini 2, Ranalli 1, Picozzi 2, Tabani, Nardini, Di Claudio, Storai, La Roche, Brandimarte. All. Capanna

Arbitri: Calabrò e Frauenfelder

Note: Uscite per limite di falli Cocchiere (R) e Gant (C) nel terzo, Tabani e Ranalli (R) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Orizzonte 5/13 + 3 rigori realizzati e Roma 5/14 + un riore realizzato. Per l’Ekipe in porta la n. 13 Condorelli. In tribuna il commissario tecnico della Nazionale Carlo Silipo. Spettatori 300 circa

Ph credit (Sis Roma): Luigi Mariani – Gruppo Live media




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