DON CENTOFANTI – VANGELO DI SABATO 4 MAGGIO E COMMENTO

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VANGELO – Gv 15,18-21

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
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Tutto nasce dalla fede. Due coniugi sono stati veramente chiamati da Dio al matrimonio ma viene dopo alcuni anni un periodo di incomprensioni. Se pensassero con criteri terreni potrebbero magari lasciarsi ma la fede li aiuta a cercare di lasciarsi portare per mano da Dio a cercare risposte nuove nel loro rapporto e gradualmente tante cose si aggiustano e l’amore tra loro si fa persino più profondo. È lo Spirito che orienta anche i rapporti umani, che dono lasciarsi portare dallo Spirito in sguardi nuovi su ogni cosa. Lo sguardo terreno chiude nei propri ragionamenti, nelle proprie sensazioni. Talora persino quando la vita è piena di cose belle ci si può angustiare con senso di colpa, complicazioni fasulle, attaccamenti esagerati, ansie da controllo su tutto. Che respiro se anche germinalmente cominciamo a dire Dio portami tu, pensaci tu, aiutami a guardare ogni cosa col tuo sguardo sereno, amorevole e provvidente. Appena lo diciamo non stiamo già un pochino meglio?



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